La Fotografia è un altra cosa…

Un po’ di tempo fa mi contatta una ragazza e mi chiede informazioni per poter fare una sessione di ritratto in studio. Dopo avergli spiegato il tutto, mi conferma per un lunedì pomeriggio.

Così ci troviamo nel mio studio e incominciamo a scattare, lei si vede che ha già posato davanti ad un obiettivo. Durante la sessione gli spiego anche i vari tipi di illuminazione, così andiamo avanti con i vari cambi di abito.

Finita la sessione, firma la liberatoria, paga e ci salutiamo, il giorno seguente, mi contatta, e dopo i primi messaggi dove si congratula perché durante la sessione si è divertita mi dice che vorrebbe vedere qualche scatto, io gli dico che ancora non ho visto niente, lei insiste e così per accontentarla glie ne invio 2 o 3.

Da qui incomincia a criticare e lamentarsi, mi dice che la sua pelle non è quella, lei non ha i pori, le rughe, e le borse sotto gli occhi, cosi gli spiego che devo fare un minimo di Post Produzione anche se di solito intervengo in maniera molto leggera, quasi impercettibile.

Allora post produco gli scatti che gli avevo inviato e glie li invio di nuovo, lei mi risponde risentita dicendomi che non gli piace, gli spiego il mio metodo di lavoro, così mi incomincia a dire che lei le lavora diversamente (come se lavorasse nel settore della fotografia e del fotoritocco), e poi ha pagato e quindi pretende etc, etc… .

Tutto questo mi porta a fare alcune considerazioni:

Punto primo, oggi con i telefoni ci sentiamo tutti fotografi, e per un certo verso va bene cosi, poi, specialmente le ragazze e non solo, si sono abituate, tramite le migliaia di applicazioni e filtri, a modificarsi pesantemente in modo da “spianare” tutti i difetti della pelle, vedo volti talmente levigati che gli sparisce completamente la forma del naso a tal punto che rimangono visibili solo le narici.

Punto secondo, quello che viene pagato in una sessione fotografica, è il servizio fotografico, che comprende: in primis l’esperienza del Fotografo e il suo tempo, poi l’attrezzatura (fotocamere, obiettivi, flash, computer, sala di posa etc etc) normalmente viene impiegato del tempo anche per una Post Produzione BASE.

Se poi, (mi è successo raramente) “il soggetto” non si accontenta di solito si trova un accordo pagando un supplemento, per una ulteriore “prestazione” di post produzione e fotoritocco.

Un esempio che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, sono le immagini pubblicitarie di beauty che vediamo nelle riviste in carta patinata, bene, per quelle immagini vengono pagate delle persone che post producono e fotoritoccano l’immagine scelta dal photo editor.

Qui sotto la sequenza della post produzione (in un particolare) di un immagine, dallo scatto originale alla post produzione piu estrema.

I Primi scatti con Cristina

Con Cristina ci siamo conosciuti negli anni scorsi in occasione del Dramma Popolare di San Miniato, lei responsabile alla biglietteria io fotografo di scena.

Così tramite i social e poi con WA ci siamo sentiti e ci siamo organizzati per poter scattare insieme. Io dovevo fare alcuni scatti per delle montature di occhiali per preparare dei cartelli vetrina personalizzati e alcuni ingrandimenti da esporre nel reparto di ottica del negozio. Nell’occasione ho approfittato di fare alcuni scatti anche per Cristina.

Avevo calcolato di fare un uscita in esterni e poi rientrare in studio per scattare in interni, ma il giorno che avevamo scelto ha piovuto ed è raffrescato, così ci siamo organizzati per scattare solo in studio, rimandando a data da destinarsi gli scatti in esterni.

Un paio di giorni dopo il sole è tornato a farsi sentire, così ci siamo organizzati per scattare durante una pausa pranzo, dalle 14 alle 16, tra l’altro avevo da tempo una location abbastanza vicina a casa in modo da perdere poco tempo durante i trasferimenti.

Con Cristina mi sono trovato subito bene, anche perché lei non era la prima volta che posava davanti al’obiettivo, così fin da subito abbiamo trovato un buon feeling.

Due scatti con rita 2.o

Io e Rita avevamo già scattato tempo fa, del primo lockdown (credo che sia stato proprio l’ultimo servizio appena prima della chiusura).

Ora tra una chiusura e l’altra, complice anche la stagione che non è stata stabile, con Rita avevamo fissato per scattare una domenica, ma seguendo il meteo di ora in ora, che non prometteva niente di buono, abbiamo deciso di anticipare al sabato lo shooting.

Cosi il sabato mattina ci siamo sentiti e abbiamo pianificato il tutto a partire dall’orario e abbiamo deciso di vederci per la pausa pranzo.

Ho portato Rita in un posto niente male, una strada di bosco, con tutti i colori caldi, dal marrone al giallo/arancio e il verde, strada pulita dove sapevo che ci sarebbero state delle ampie zone di sole in modo che lei si potesse scaldare.

Come al solito mi sono portato dietro la mia Canon 5D con il 50mm f1.2, mentre lei si è portata dietro una borsa dove aveva un bell’assortimento di intimo e costumi colorati.

Abbiamo scattato in due tre situazioni poi per finire abbiamo cambiato sia zona che stile di fotografia.

Questi sono alcuni scatti, poi con Rita abbiamo deciso di organizzarci per un altro shooting con una situazione completamente diversa.

A casa di Marsida

Era tanto che a Marsida gli dicevo che una volta sarei andato a trovarla a casa sua, cosi un lunedì mattina l’ho chiamata e sono passato a trovarla.

Mi ha accolto con piacere, e dopo avermi fatto vedere la sua casina abbiamo deciso di fare due scatti al volo, sono sceso in macchina e ho preso la mia Fuji X100s.

Lei stava cercando un po di vestiti, quando sono tornato in casa l’ho trovata in controluce davanti ad una finestra vestita con un body, gli ho subito detto, ferma che c’è una luce spettacolare, cosi abbiamo scattato “giocando” con la luce che filtrava dalla sua finestra.

Hajar 4.0

Dopo un paio di anni con Hajar ci siamo sentiti e abbiamo organizzato un nuovo shooting, cosi abbiamo fissato per una domenica pomeriggio di fine Agosto.

Sono passato a prenderla alla stazione, dato che lei viene da Lucca, e siamo partiti in direzione di una nuova location, (che ho avuto modo di “scoprirla” tempo fa durante un giro in mountainbike).

Siamo arrivati sul posto e abbiamo deciso con quale outfit partire, dopo che Hajar si è cambiata abbiamo incominciato a scattare, tanto per riprendere un po’ di confidenza, poi abbiamo cambiato situazione.

Hajar, come al solito, ha fatto un buon lavoro, la location è abbastanza grande e dà il modo di sfruttare diverse situazioni, credo che la sfrutterò di nuovo con altre ragazze .

I Primi scatti con Nora

Nora ho avuto occasione di conoscerla tramite Marsida, un’amica in comune, nel locale che frequentiamo, cosi dopo un po di tempo gli ho proposto se era disponibile a farmi da “modellina”.

Nel frattempo mi è capitato di dover fotografare per Limitless, una linea di occhiali da vista e da sole, con la caratteristica di avere degli inserti in pelle o cuoio.

Cosi abbiamo fissato un lunedì pomeriggio di Agosto per trovarci nel mio studio e poter iniziare a scattare.

Dato che con Nora era la prima volta che scattavamo insieme ho fatto un po di scatti di prova in modo da entrare in confidenza, ma ho visto fin da subito che era abbastanza sciolta, questo merito anche dell’amica Marsida che la “distraeva” .

Dopo aver scattato in studio abbiamo deciso di andare a fare un aperitivo e cogliere l’occasione di scattare in esterni proprio metre facevamo una bevuta.

Credo che con Nora scatterò ancora in altre occasioni, devo fargli i miei complimenti per come si è comportata davanti all’obiettivo, brava Nora!

Andrea photoshoot II

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Come da un post precedente avevamo già deciso di scattare di nuovo insieme. Cosi con Andreea ci siamo ritrovati un lunedì pomeriggio di metà ottobre siamo andati nel borgo “fantasma” di Canneto nelle vicinanze di San Miniato.

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Per me non è stata la prima volta, c’ero già stato con un altra ragazza in estate.

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Con Andreea abbiamo deciso di fare due/tre cambi e abbiamo incominciato a scattare partendo da una vecchia scalinata esterna

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per poi, cambiare outfit e girare per il borgo

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Helga 2019

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E dopo un po’ di tempo, con Helga, ci siamo decisi a scattare di nuovo insieme. Dopo una serie di date andate a vuoto per motivi di “incomprensioni” lavorative, ci siamo trovati un pomeriggio di inizio Ottobre

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In questa occasione ho scelto come prima location i laghi di Pontedera, ero stato a farci un sopralluogo un po’ di tempo fa e avevo visto che non era niente male come location, così con Helga ci siamo organizzati per scattare in modalità “spiaggia”.

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Poi a lei era piaciuta particolarmente la location dalla vecchia fonderia a La Rotta anche se per me ormai è un po’ troppo sfruttata, credo che con questa volta di esserci stato tipo 7/8 volte anche se con ragazze e in situazioni diverse, comunque anche questa volta abbiamo fatto un buon lavoro.

La prima volta con Andreea

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Con Andeea ci siamo contattati su i social e abbiamo deciso di trovarci per scattare insieme.

Così un martedì pomeriggio di metà Agosto lei è venuta al mio studio e siamo partiti per scattare in esterni.

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Ho trovato una location niente male dove lei si è trovata subito suo agio , così abbiamo scattato in varie situazioni di illuminazione

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Con Andrea abbiamo deciso di scattare di nuovo insieme prossimamente

Deia 2019

A volte andare in Mountain Bike è utile anche per scovare delle nuove location inusuali niente male, tempo fa ne ho trovata una abbastanza appartata e tranquilla.Deia A_050819_0004Così appena mi è capitata l’occasione l’ho subito sfruttata, ci sono andato con Deia un amica che avevo già fotografato tempo fa.

In un caldo pomeriggio di Agosto, ci siamo avventurati tra  l’erba alta  per raggiungere il posto, Deia mi ha fatto vedere cosa aveva portato, e abbiamo fatto una scelta di outfit.Deia A_050819_0005Deia A_050819_0006Deia A_050819_0007Deia A_050819_0008Deia A_050819_0011Deia A_050819_0019Deia A_050819_0037Deia A_050819_0044Deia A_050819_0234Deia A_050819_0236Deia A_050819_0069Deia A_050819_0090Deia A_050819_0133Deia A_050819_0149Deia A_050819_0165Deia A_050819_0214In questa situazione mi sono divertito con il mio cinquantino f 1:1.2 a sfruttare sia la luce riflessa che arrivava dall’esterno, sia sfruttare i tagli di luce radente che filtrava dai finestroni.

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