Matrimonio Unplugged

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Prendendo spunto da un post di un mio collega, cerco di diffondere per far capire alla massa una situazione che si sta dilagando a macchia d’olio ormai da tempo,  quella di ritrovarsi ai matrimoni con decine di invitati che, invece di seguire e godersi la cerimonia dei suoi amici, si improvvisano “fotografi” dal telefono facile, così da creare imbarazzo prima di tutto per gli sposi, intralciare il lavoro del fotografo professionista che è stato incaricato dalla coppia di “raccontare” la loro giornata di festa, altra ragione molto importante,  gli sposi vorrebbero che le loro immagini  postate sui social avessero un senso e che non fossero foto scattate così a caso e sparate su i social tre minuti dopo che la coppia  abbia pronunciato il fatidico sì, e non per ultimo creano una caduta ti stile per tutto il matrimonio.

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Così, ultimamente sono le coppie stessa, che quando vengono a fissare il proprio matrimonio, mi dicono frasi come questa:  “Ma come possiamo  impedire che gli invitati passino la giornata a fotografare con il telefonino invece che godersi la giornata?, magari basterebbe un po di buon senso e di rispetto da parte degli invitati nei confronti degli sposi.

Effettivamente anche noi fotografi ci ritroviamo tanti scatti, da buttare, “sciupati” dalla presenza di invitati, che per “rubare” un attimo, entrano in scena, senza preoccuparsi minimamente di dare fastidio, con il tipico gesto del braccio teso con un telefono o peggio ancora con un tablet, per fare i propri comodi consapevoli ance di distrarre la coppia di sposi.

Ultimamente ai matrimoni di stranieri ho visto le wedding planner posizionare dei cartelli sia all’ingresso dove si svolge la cerimonia, sia all’entrata dove viene fatto il ricevimento, con scritto  di non usare telefoni, tablet o macchine fotografiche durante la cerimonia, ma di godersi la giornata da invitati.

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Lunedì ho scattato con Chidima

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Tempo fa Matteo è passato a trovarmi per chiedermi informazioni per fare un servizio fotografico alla sua amica Chidima, così dopo averci parlato ho contattato direttamente lei per organizzarci e decidere il giorno per scattare.

Lunedì ci siamo trovati in studio e abbiamo passato un pomeriggio insieme. Siamo partiti con alcuni scatti semplici, tanto per entrare in sintonia, anche se con Chidima ci siamo trovati subito bene.

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Avevo in mente un paio di “situazioni”, la prima è stata quella di avvolgere Chidima con la pellicola trasparente, abbiamo fatto un po’ di scatti ma non siamo rimasti soddisfatti, così Matteo mi ha suggerito di scattare mentre lei cercava di togliersi la pellicola, e in effetti  ne sono venuti fuori un paio di scatti interessanti.

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La seconda situazione è stata quella di cercare di “stampare” impronte bianche di farina delle mani sul corpo di Chidima, creando questo “contrasto” tra la carnagione scura e vellutata di lei e le impronte bianche delle mani. 

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Abbiamo, passato un bel pomeriggio, ridendo e scherzando questa credo che sia la prima cosa che si deve riuscire ad ottenere per poter realizzare un buon servizio fotografico, con Chidima magari ci rivedremo per un nuovo progetto.

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